LETTERA APERTA DELL’ORDINE DEGLI ARCHITETTI, PIANIFICATORI, PAESAGGISTI E CONSERVATORI DELLA PROVINCIA DI VARESE
L’Ordine degli Architetti della provincia di Varese, a seguito di dichiarazioni apparse recentemente sulla stampa, ostacolo ad un sereno e proficuo rapporto tra professionisti e istituzioni, desidera chiarire quali siano i compiti di un Ordine professionale come il nostro, senza entrare in sterili polemiche, per altro inutili, in un momento così complesso e difficile come quello che stiamo vivendo e che ha colpito il settore delle costruzioni, la speculazione sui costi dell’energia e delle materie prime e arginare il caos prodotto da normative che parlano di “semplificazione” ma poi diventano “complicazione” per tutti.
Nostro compito è quello di fare in modo che i nostri iscritti, anche quelli che offrono gratuitamente il loro lavoro per le istituzioni, siano tutelati e possano lavorare serenamente per la qualità del lavoro e del territorio in cui vivono e operano.
L’Ordine, Ente di Diritto Pubblico soggetto alla vigilanza del Ministero della Giustizia, ha fra le proprie funzioni il compito di salvaguardare Professionisti e Cittadini e concorre, inoltre, all’espressione di pareri sulle materie che lo riguardano nei confronti di Enti ed Istituzioni.
Attraverso il Consiglio di Disciplina, nominato con provvedimento specifico dal Presidente del Tribunale, l’Ordine irroga sanzioni disciplinari nel caso di violazioni deontologiche dei propri iscritti. Si tratta, come facilmente intuibile, di un Organismo di Garanzia che svolge compiti estremamente gravosi e importanti.
In questo senso l’Ordine di Varese esprime la più totale fiducia nell’operato del Presidente e dei Componenti il proprio Consiglio di Disciplina.
L’Ordine ha investito in questi anni ingenti risorse per promuovere iniziative culturali ed eventi formativi tesi a migliorare la qualità dell’architettura delle città. Ha indagato e dibattuto, di concerto con moltissime Amministrazioni, locali e no, rispetto alle politiche a supporto della rigenerazione urbana e sui processi di costruzione e promozione dell’immagine di alcune aree metropolitane italiane. Ha collaborato fattivamente con molti Enti e Amministrazioni del territorio mettendo a disposizione il patrimonio di conoscenze, non solo tecniche, affinché la gestione dello stesso risultasse più efficace e migliore. Si è spesso battuto contro recenti assurde richieste di procedure burocratiche inutili, nell’interesse dei Professionisti e dei Cittadini e attraverso consiglieri, delegati, e iscritti, sta svolgendo gratuitamente il proprio operato garantendo la gratuità ai propri iscritti per l’aggiornamento formativo obbligatorio.
L’Ordine intende proseguire, e se possibile implementare le attività di interlocuzione e di partecipazione all’attività amministrativa con le istituzioni locali, convinto della bontà e dei reciproci vantaggi di un dialogo tecnico e culturale tra enti pubblici.
Con questa realtà “sussidiaria”, per chi ha a cuore il tema, è opportuno confrontarsi dal momento che, anche a nome dei 2150 Professionisti che rappresentiamo, appaiono ingiustificate le censure preventive o lo scadere in inutili confronti che portano a divisioni e non a collaborazioni fattive e costruttive rispetto alle quali la disponibilità è massima.
Il Consiglio dell’Ordine degli Architetti, Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori della Provincia di Varese