Varese 10 marzo 2020
Cari colleghi,
stiamo tutti vivendo momenti difficili nei tempi di corona virus: la situazione è seria e richiede senso di responsabilità individuale.
Non si uscirà da questo evento drammatico senza aver imparato qualcosa, questo lo sappiamo tutti, ma non ne conosciamo ancora il prezzo.
Ciò nonostante, non dobbiamo lasciare spazio al panico, alla paura e alla depressione. I social media e i mezzi tradizionali d’informazione fondano la loro capacità di ascolto sul sentimento della paura mentre occorre fare in modo che si prenda coscienza in modo scientifico dei fatti e quindi trarre insegnamento anche da questa esperienza che ci coinvolge tutti, nessuno escluso. Dalla conoscenza dei problemi quindi ascoltando virologi e scienziati, si comprenderà il significato delle precauzioni che ci sono consigliate e senza panico, ma con consapevolezza, si dovranno seguire.
Qui sotto il link del decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri dell’8 marzo 2020: https://www.gazzettaufficiale.it/eli/id/2020/03/08/20A01522/sg a cui si aggiunge l’Ordinanza del 9 marzo 2020 n. 648, qui allegata, che estende a tutta l’Italia le restrizioni che prima erano state applicate solo alla Lombardia e ad alcune provincie.
Se non si capiscono le regole che ci sono imposte queste, saranno disattese e derise perché non saranno comprese. Vi invito a seguire le trasmissioni televisive di natura scientifica e di dare seguito ai consigli degli scienziati e dei virologi.
Dobbiamo ascoltare come si comportano gli altri paesi già contagiati dal virus e avere la consapevolezza, che vivere in Italia comporta una serie di vantaggi tra cui la garanzia di essere curati gratuitamente dalla sanità pubblica che alle nostre latitudini è tra le migliori. Negli altri paesi purtroppo non è sempre cosi.
La situazione è grave e non va sottovalutata.
Vi segnalo i seguenti siti:
https://solidarietadigitale.agid.gov.it/#/ ,
http://www.agid.gov.it/it/agenzia/stampa-e-comunicazione/notizie/2020/03/04/coronavirus-solidarieta-digitale-supporto-zone-rosse
dove troverete informazioni e supporti alle zone sottoposte alle limitazioni della mobilità previste del decreto dell’8 e del 9 marzo 2020.
Avviso inoltre gli iscritti, su consiglio del nostro RSPP, che per agevolare gli eventuali controlli delle forze dell’Ordine sarebbe utile portare con sé documenti comprovanti la propria professione e attestanti la propria attività, copia concessione edilizia o del permesso di costruzione, se si è direttore lavori, o la copia della notifica preliminare se si è responsabile della sicurezza, soprattutto se fosse necessario spostarsi fuori dal luogo della propria residenza o dalla propria regione. Abbiamo messo sul sito dell’Ordine l’Autodichiarazione Ministeriale che potete stampare e compilare. Il modulo per ora è legato alla sola Lombardia e pertanto i nostri consulenti hanno predisposto un modulo modificabile e personalizzabile che potrete utilizzare. Eventuali aggiornamenti saranno messi sul sito non appena ci verranno comunicati. Se possibile dotatevi di mascherina adeguata e mantenere sempre la distanza sociale minima di un metro quando vi incontrate con altre persone (primo requisito richiesto e indispensabile che limita il propagarsi del virus).
Cerchiamo di non farci prendere dalla paura ma reagiamo con senso di responsabilità. L’Italia non si ferma e il nostro lavoro non può fermarsi: non possiamo permettercelo! Dobbiamo organizzarci per evitare rischi con la consapevolezza, che quello che sta accadendo, non scomparirà in poco tempo. E noi non possiamo soccombere dobbiamo reagire e con la nostra creatività e capacità professionale dobbiamo prendere coscienza della situazione e inventarci soluzioni nuove, non da ultimo aiutarci, fare rete e collaborare insieme.
Abbiamo inoltrato una lettera a Inarcassa per richiedere immediate azioni per tutta la durata dell’emergenza per sostenere gli iscritti che lavorano ed operano nelle zone rosse.
Abbiamo scritto anche al nostro Presidente Nazionale per chiedere un supporto e un appoggio per accelerare l’introduzione dell’equo compenso e di altre preziose azioni in favore di noi professionisti affinché si faccia portavoce verso le Istituzioni ed il Governo per sostenere economicamente una categoria, come la nostra, già in forte crisi.
Vi terremo informati sull’esito di queste azioni.
Nei prossimi giorni, vi invieremo altre informazioni sulle agevolazioni che l’Ordine sta mettendo in campo per tutti noi.
Ecco perché dobbiamo organizzarci imparando a lavorare in smart working semplificandoci il modo di lavorare, lavorare in modo agile senza un orario ben definito ma dando priorità agli obiettivi e al rispetto di ognuno di noi, consentendo il lavoro da casa o da fuori sede in base alle attitudini o ai problemi personali. Questo significa attrezzarsi per connetterci via skype o con applicazioni come “GotoMeeting” o tipo “Microsoft Teams” più usato nel mondo delle università, almeno fino a quando sarà finito il periodo di emergenza.
La segreteria rimarrà aperta ma solo attraverso i canali social, Pec e Email. Eventuali documenti o altro potranno essere lasciati nella cassetta delle lettere della nostra sede per lo scambio senza entrare negli uffici ma telefonando in segreteria e comunicando la richiesta e l’orario di ritiro.
Noi ci rendiamo disponibili a ricevere i vostri messaggi con le vostre richieste alle quali speriamo di poter dare risposta attraverso anche l’aiuto dei nostri consulenti e dei nostri consiglieri.
Occorre fare uno sforzo in più e avere il coraggio di “buttare il cuore oltre l’ostacolo” e pensare a come organizzarci per il domani perché dovremo imparare a convivere con questo problema per molto tempo e quindi dobbiamo imparare a sostenerci a vicenda per contrastare anche il nostro agire sbagliato abbattendo i muri dell’indifferenza.
Vi lasciamo citando questo frammento di una poesia di Cardarelli che ben si addice ai nostri tempi.
“amo la quiete, la gran quiete marina, ma il mio destino è vivere balenando in burrasca”.
Siamo in piena burrasca ma cerchiamo di mantenere chiara la nostra destinazione.
Occorre tanta pazienza e determinazione ma sono certa che l’Ordine debba diventare un nostro rifugio dove tutti insieme e uniti riusciremo a superare anche questa burrasca.
Vi ricordiamo che io, il Consiglio e tutti i colleghi che ruotano attorno all’Ordine siamo a disposizione per affrontare l’emergenza.
Un abbraccio a tutti.
Elena Brusa Pasqué Presidente
Carlo Budelli Tesoriere
Sergio Camisasca Segretario